CAMPIONATO PROMOZIONE: LA FAVOLA GIALLOBLU RESISTE!
San Mauro T.se 19 Marzo 2019
L’analisi e il punto, dopo la sconfitta di Domenica contro L’Aqui. Ma la “favola” GialloBlu resiste nonostante gli scongiuri degli avversari. Non bastano “pagelle”, giudizi frettolosi ne rigori per questi splendidi ragazzi. Ora il “Romanaccio” Piazzoli è sul piede di guerra in campionato.
Ci vorrebbe un bel bicchiere di “Barbera”, alla fine di ogni partita la domenica pomeriggio. Magari seduti intorno a un tavolo di Osteria, parlando e dissertando con pacatezza, e magari piccoli sfottò, della vittoria o della sconfitta appena conclusa. Così come accadeva con l’indimenticabile “Maestro” Gianni BRERA nella sue famose interviste nel pomeriggio a partita chiusa, con il suo inseparabile amico, il “Paron” Nereo ROCCO allenatore del Milan; dove seduti in un tavolo d’Osteria della cintura Milanese, con davanti una buona bottiglia di Barbera, l’immancabile pipa del “Lumbard” e il sigaro del “Venetaccio”, si parlava anche in termini scherzosi degli 11 “Brochi” che avevano dato per un’ora quattro calci al pallone. Bisognerebbe che molti oggi rivedessero quelle interviste. Ma quello era un altro calcio, quello in bianco e nero, quello senza foto e senza “Like”, dove un articolo di BRERA era considerato vangelo biblico e argomento di discussione per tutta la settimana. Oggi, al posto delle Osterie ci sono i social media dove tutto frettolosamente passa veloce e al massimo si mettono i “mi piace” solo alle foto, e al posto della “Barbera” ci sono gli “Spritz” o al massimo gli “Apericena” magari dandosi qualche cazzotto nel frattempo. Già, il calcio di allora non esiste più, fatto di sfottò tra i tifosi, analisi logiche su un rigore guardando con molto disincanto quei 22 ragazzi che rincorrevano un pallone. Al massimo si aspettava la domenica sera, per vedere la “Domenica Sportiva” condotta da Adriano DEZAN con la speranza di vedere qualche foto sbiadita della gara. Oggi non si legge più si guardano solo le foto se piacciono e già si dimentica dopo qualche minuto.
Io (che scrivo e rappresento l’ufficio stampa del SanMauro) purtroppo appartengo ancora a quel mondo, al calcio in bianco e nero che ancora oggi cerco di raccontarlo con quella giusta dose critica e il disincanto per uno sport oggi consumato troppo in fretta e affetto da tanti mali che oramai viene considerato un moribondo stabilmente in coma.
Domenica, tanto per tornare a noi, al Parco Einaudi, è andata di scena la seconda sconfitta dei GialloBlu, questa volta grazie a una squadra ben costruita e coriacea che ha giocato un buon calcio: L’Aqui FC. E’ stata una gara combattuta, un SanMauro solito gladiatore e mai domo, dall’altra gli Aquesi ben determinati a fare risultato mettendo fiato e piedi su ogni pallone. Forse nel primo tempo il fischietto finito in bocca al direttore di gara, che emetteva un suono sgradevole per la panchina GialloBlu, tanto è vero che Mister Piazzoli ne faceva le spese, non avesse aggiudicato con il suo suono un rigore a favore degli ospiti, forse, dico forse, la partita avrebbe avuto una piega diversa. Ma questo è il calcio volenti o dolenti. Il SanMauro ha giostrato sul tappeto verde come al solito, la stessa grinta e la stessa caparbietà che lo hanno contraddistinto dall’inizio del campionato sin qui. Di fronte un Aqui acerrimo avversario che ha messo una buona squadra dando vita così al risultato finale di 2 a 3 per gli ospiti.
Ma il SanMauro è lo stesso, i ragazzi sono gli stessi, la squadra è la stessa che fino a oggi ha saputo regalare una altalena di emozioni tra il primo e il secondo posto in campionato, sfoderando prestazioni di livello superiore di un campionato promozione, facendo esordire ragazzi del proprio vivaio, (UTIIYEN addirittura classe 2003), abbattendo ogni record storico per la società e facendo sognare tutti i tifosi di essere una compagine che non ha paura di nulla e di nessuno. Insomma la favola di “Cenerentola” non è finita certo qui con la seconda sconfitta, anzi, più determinati che mai la “Banda” di Piazzoli anche sulle sconfitte riesce a reggere e reagire in modo composto e ragionato. Si, è vero, qualche errore c’è stato dobbiamo dirlo, qualche manona dell’estremo difensore che doveva allungarsi prima o magari quel passaggio trasversale finito chissà dove oltre la linea di fondo, ma in una partita tirata come quella di domenica ci sta e ci può stare. Ma Capitan SALERNO e compagni non hanno mai mollato ne strappato le vesti per certi decisioni o errori: gambe in spalla e subito pronti a ricominciare a rintuzzare palla su palla inquadrando sempre nel mirino la porta avversaria, ancor prima di sentire le urla di Mister PIAZZOLI. Ne sanno anche qualcosa le “coronarie” del DG Vito BELLANTUONO che, a bordo campo reggeva con emozione i 90 minuti, alle frequenze cardiache da far impazzire anche il più solone dei tifosi, ma sempre vicino alla squadra, ai ragazzi, sempre presente nel spargere serenità e certezza di essere una realtà calcistica di valore.
Quindi, aspettando che il gusto della Barbera mi insapori il palato, non si capiscono alcuni commenti sui media, con giudizi frettolosi e spesso privi di ogni oggettiva valutazione, sulla seconda sconfitta consecutiva dei GialloBlu. Ma è lo stesso SanMauro o no? Il SanMauro è una società che ha una Scuola Calcio, il proprio Settore Giovanile da crescere, la propria Juniores e poi la Prima Squadra che sta dando e scrivendo pagine di storia e di emozioni a tutti i tifosi, grazie a questi splendidi ragazzi che, certamente non meritano frettolosi commenti da 20 righe, o addirittura dalle stelle alle stalle dopo una sconfitta. Crediamo e ne siamo convinti, che anche domenica la sconfitta contro L’Aqui, seppur con un gol di scarto, sarebbe stata raggiungibile anche con il giusto pareggio che la squadra meritava. Ma non siamo in un tavolo di Osteria e non siamo negli anni Sessanta, e al posto del buon vino si preferisce inchiostro avariato buttato qua e la, da apprendisti stregoni giornalisti, in quelle pagine di quei tanti giornali che scimmiottano il “Maestro” BRERA. Ma, è qui è d’obbligo, abbiamo lo stesso fumo, questa volta non della pipa ma della sigaretta elettronica, di Mister Piazzoli che seppur imbestialito per le decisioni della “Giacchetta Nera” di domenica, rimane pur sempre un “Romanaccio” duro e coriaceo difficile da abbattere. Ora ha deciso di “dissotterare” l’ascia di guerra in campionato. E conoscendo la coriacea e tenacia volontà, siamo certi che il 7° Cavallegeri GialloBlu è pronto a seguirlo.
Ora i punti di distacco nei confronti della capolista Derthona salgono a più cinque mentre si viene raggiunti dal corridore CBS al secondo posto. A proposito del Derthona, a noi ci fa un immenso piacere essere seguiti dai tifosi Tortonesi nei nostri articoli, lo testimoniano gli immancabili “mi piace” e i commenti lasciati sulle nostre pagine. Ciò vuol dire che reputano il SanMauro ancora la squadra insidiosa e magari l’unica che può tenere testa al Derthona in questa corsa verso L’Eccellenza. Siamo contenti anche della sportività dei loro commenti, anche di qualche sfottò che ci sta tutto ma sempre nelle regole della sportività. Noi nelle loro sconfitte non abbiamo fatto sfottò ma ci siamo commossi perchè ci hanno regalato, se pur per breve tempo, la testa della classifica. Forse i tifosi Bianconeri sanno che è grazie anche a questo meraviglioso SanMauro se questo campionato è tenuto vivo e vegeto, incerto fino alla matematica promozione nella categoria superiore. E’ grazie anche a questa “cavalcata Valchiria” da parte dei nostri “ragazzi” se ancora il punto interrogativo rimane d’obbligo fino alla fine del campionato, grazie anche al sacrificio dei nostri formidabili ragazzi, se ogni domenica si sta incollati ai “telefonini” negli immancabili siti sportivi per sapere cosa ha fatto il SanMauro. Noi facciamo sportivamente i migliori auguri a tutti i nostri avversari, e memori dell’ultima partita del girone di andata proprio contro i Tortonesi, che ben ricordano di che pasta sono fatte le scarpette GialloBlu sul terreno di gioco, affermiamo che per noi e per i nostri “ragazzi” l’emozione di vedere la maglia del SanMauro asciugarsi al sole delle cime più alte del campionato, dove l’aria è più salubre e ossigenata dalle vittorie, ci rende orgogliosi e consapevoli di star scrivendo pagine che rimarranno nella storia del calcio Piemontese.
E poi vivaDio, ci sono anche i Paly Off.